martedì 27 marzo 2012

Guest Post: Lallabel

La mia passione per....

LE POESIE!!!!
(Soprattutto questa, che sembra parlare di me!)

Il post di Laura
  
TUONI


Mi presento: 
sono Laura Anna aka Lallabel, 
ciao a tutti! 
Oggi sono orgogliosa e grata ospite 
del blog di Barbara 
con una delle mie (chiamiamole così) poesie 
e il racconto di ciò che l’ha generata. 
Buon ascolto.
 
TUONI

Pioggia scrosciante:
fuori la notte dorme
io no, ascolto…
tuoni cupi, profondi
sussulti nel buio,
li ascolto, come una nenia
per il mio orgoglio ferito.
Tuoni lunghi,
quasi dolci mi cullano,
mi consigliano,
a tratti si animano
discutono con me.
Poi cade la pioggia
e lava via la delusione,
la rabbia come la peste…
resta un vuoto però,
un ricordo rubato
prima d’esser vissuto.
 

Di cosa parlo? Parlo di cose che ho visto, sentito o vissuto sulla mia pelle…

Luoghi di lavoro dove la tua professione 
(all’estero molto apprezzata e stimata) 
viene considerata alla stregua di uno zerbino sotto decine di scarpe infangate.
Oltretutto sei donna? 
Gravissimo difetto la gravidanza…. i figli…..

“Tu devi fare come diciamo noi, non vorrai mica “remare contro?” 
“No, io non farò come dite voi” 
“Bene, sappi che ogni secondo della giornata ti farò sudare come se fossi all’inferno, 
ti farò pentire di ogni respiro che fai.. 
ti screditerò davanti a tutti quanti come professionista e come persona, 
sarà la mia parola contro la tua 
e la mia parola vale di più perché io ho il potere… 
o posso cambiare le carte in tavola da un secondo all’altro 
e ti renderò la vita così difficile 
che sarai costretto a ricoverarti o ad andartene da qui.”
tuoni cupi, profondi.. sussulti nel buio….

“E tu? Tu, povero biologo specializzando, 
devi lavorare qui dentro dal mattino alla sera 
ma non pretenderai mica di essere pagato? 
Anzi, 
devi ringraziare perché ti do l’opportunità di stare qui… 
questa si chiama gavetta” 
“Ma lui solo perché è medico ha diritto ad un contratto di formazione professionale 
e un buon stipendio per fare quello che faccio io qui in laboratorio” 
“E allora? 
Tu sei biologo non hai diritto a niente. 
Però devi stare qui dal mattino alla sera, e non lamentarti… 
anzi, per i 4 anni di specializzazione che sei obbligato a fare 
hai ottenuto una borsa di studio di ben 6 mesi, 200 euro al mese! 
Potrai comprarti i collant e i belletti 
(visto che sei donna e sai fare solo quello)”
come una nenia per il mio orgoglio ferito….

“Qui comando io, 
questa è casa mia 
e se mi invento che hai sbagliato per il solo gusto di vederti nel panico… 
lo faccio” … pioggia scrosciante…

“Cosa stai facendo? 
Sorridi? 
Qui non si ride né si sorride… 
se sorridi vuol dire che non stai lavorando…”

Poi me ne vado, 
perché se devo distruggere la mia famiglia 
per farmi “il mazzo” 10 ore al giorno gratis 
per un 10% di possibilità di ottenere un posto a tempo indeterminato… 
si, ma ottenerlo in un luogo così, 
rischiando la salute tutti i giorni… 
non era questo il mio sogno! 
Anche se mi piace quello che faccio, 
anche se, 
pur essendo nessuno nella scala gerarchica, 
mi sono ritagliata la stima di colleghi, superiori e collaboratori.
Poi cade la pioggia e lava via la delusione, 
la rabbia come la peste… 
resta un vuoto però, 
un ricordo rubato prima d’esser vissuto.

A volte la vita ci pone di fronte a scelte difficili. 
Nel mio caso, 
non starò a spiegare le varie e complicate circostanze 
che mi hanno fatto prendere la decisione di andarmene. 
Nel mio caso, 
ho scelto la famiglia e la mia salute. 
Una scelta che hanno fatto anche altri membri della mia stessa famiglia 
per salvare quello che si era creato con tanto sacrificio 
e quello in cui si crede. 
Ho salvato anche il mio sorriso… 
credo che sia abbastanza!  
 Per tutto il resto… c’è sempre tempo!


Nota: la poesia “Tuoni” è tratta dalla raccolta “A piedi nudi” di Laura Anna Abelli, edita da Libroitaliano.

Laura

11 commenti:

  1. Accidenti, rileggendo il post mi sa che ero in una giornata no heheehe! Non sono mica sempre così cupa, non perdete il sorriso, mi raccomando!
    Barbara grazie mille per l'ospitalità e l'opportunità di essere qui!

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  2. Certo non è facile sorridere sempre e nonostante tutto... storie come queste ce ne sono troppe e forse sempre di più ma hai ragione, gli affetti valgono di più, facciamoci forza e corraggio e insistiamo a vedere il bicchiere mezzopieno!

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  3. Forse sarà stata una "giornata no" o forse... no! E' una riflessione profonda, un'elaborazione che viene dal cuore e, per questa condivisione io ti ringrazio! :)

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  4. Mi dispiace per te. E' troppo spesso così per noi donne. Prima perchè potresti avere figli, poi perchè li hai piccoli, poi perchè pretendi orari decenti, poi perchè sei vecchia... Anch'io ho preferito la mia salute e la mia famiglia. Ci sono stati periodi di "magra" ma almeno eravamo insieme e d'accordo. Ero brava nel mio lavoro, come te immagino, ma la' fuori non lo sapranno mai. Peccato.

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  5. Forte!!!! Che poeta....!!! la salute è una sola....!! Sorridi
    ciao claudette

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  6. Da un lato sapere che siamo in tante mi dà forza e coraggio. Dall'altro mi rende ancora più amareggiata, perchè evidentemente non siamo di fronte a casi isolati, ma a un problema enorme e generalizzato.
    Io non sono mai stata brava e scegliere per me.. ma come dici tu, Laura, oggi navigo a vista e scelgo giorno dopo giorno di salvare la mia famiglia, la mia salute, il mio SORRISO! :)

    Grazie della bella riflessione, e un saluto a Barbara che se la sta spassando al calduccio.. invidia!!!! :D

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  7. Grazie a tutte quante per i bei commenti!

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  8. Laura mi hai fatto venire la pelle d'oca, perchè anch'io son stata discriminata causa gravidanza e anch'io ero brava, anche a me piaceva quello che facevo e anch'io ho scelto un'altra strada. All'inizio sembrava una sconfitta personale, un fallimento, mi sentivo quasi in colpa, quanti dubbi, quanti brancolamenti ho avuto! Oggi, guardandomi indietro, penso invece che per me sia stata una bella opportunità, perchè l'Anna di oggi è più felice, più vera, più se stessa di quanto sarebbe mai stata restando dov'era.

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  9. Laura anche io sono una laureata a casa per "scelta" ...nel nostro paese
    ci portano a scegliere la salute....aimè!! E intanto i "somari" lavorano!!!!!
    Poesia da brividi....
    un abbraccio

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  10. A prescindere dalla solidarieta' da lavoratrice x ora fortunata non essendo ne' sposata ne' madre pero' ti dico...bellabellabella la tua poesia bellabellabellissima!

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  11. mi è piaciuta molto ...non so dire altro! mi è piaciuta molto!Ecco!

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